Ineos, Oscar Sevilla esalta il compagno di allenamenti Egan Bernal: “Anche dopo il Tour ha mantenuto le cose semplici . Lui ed Evenepoel due cannibali”
Quarantatre anni e non sentirli. Potrebbe essere questo il motto di Oscar Sevilla, che in questi giorni sta lottando con il classe 2000 Remco Evenepoel (uno che, come lo stesso Sevilla ha ammesso scherzando, per età potrebbe essere suo figlio), per la classifica della Vuelta a San Juan 2020 e si allena con il classe ’98 Egan Bernal, vincitore dell’ultimo Tour de France. In un’intervista a Cyclingnews, lo scalatore spagnolo li ha definiti “due cannibali, perché vogliono vincere tutto” e si è poi soffermato sul colombiano del Team Ineos, ammettendo di trarre beneficio dagli allenamenti in sua compagnia e di non fare troppo caso al gap generazionale nei rapporti personali con lui.
“Ci alleniamo insieme ogni giorno quando siamo entrambi in Colombia – ha spiegato il corridore del Team Medellin – Ci alleniamo con Brandon Rivera, anche lui della Ineos, e con altri corridori. Egan ha vinto il Tour e quella è una cosa che ti cambia la vita come persona, ma per lui il primo obiettivo è sempre la bici. Penso sia uno dei pochi ad aver vinto il Tour ed essere già al suo peso ideale nel dicembre successivo. Per chi vince il Tour è difficile, devi presenziare a cerimonie ed eventi, ma Egan ha sempre mantenuto tutto semplice. Persino dopo il Tour si allenava sei ore al giorno per preparare il Lombardia”.
L’iberico ha poi spiegato il rapporto tra loro, respingendo l’idea che lui possa fare da mentore all’ex corridore dell’Androni: “Parliamo un po’ quando ci alleniamo, ma sono discussioni sane. Io dico la mia e lui dice la sua e alla fine analizza tutto. È molto intelligente, sa come leggere una corsa e come leggere i suoi avversari”.
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